lunedì 10 dicembre 2012

Sia An

                                                      PECHINO...CHANGING

Mi chiamo Sia An, mio padre cinese,madre italiana.
avevo 21 anni quando mi battezzarono,lo ricordo ancora,fu un marchio per me,una cosa che non ho mai capito,qualcosa che ho subito.Erano tutti contenti  quel giorno,io invece me ne fregavo,non sapendo che da quel momento in poi la mia vita sarebbe cambiata;sono diventata malata di vivere nel mondo degli altri,le paure che non conoscevo hanno iniziato ad assalire il mio corpo,perdevo il controllo di me stessa,della mia persona;i miei amici non capivano cosa mi accadeva,pensavano influenza,mal d'amore,passerà dicevano ed io intanto mi rigiravo in quel letto come una trottola senza trovare pace,posseduta dalle mie paure di morire.sono morta almeno 6 volte nella mia vita,ho cantato per 1 anno pensando che fosse stata l'ultima volta,ed ho guardato l'albero di natale come le ultime luci del mio giorno.Il tempo intanto è passato,estate ed inverno hanno scandito la mia vita,il mio sudore dentro l'aula di storia fuso alle palpitazioni,quella voglia improvvisa di scappare e andare a casa a rinchiudermi nel letto,lì dove nessuno poteva farmi male,lì dove morire era piu dolce e non si poteva più cadere.
un giorno guardando le mie occhiaie allo specchio,mi accorsi delle rughe e di quanto fossi diventata vecchia a causa di questa mia condizione,mi facevo schifo,prendevo sedativi e antidpressivi per lamentarmi meno col mondo,mentre io sapevo di affondare dentro.A dicembre del 2006 conobbi un ragazzo,Chiisai,che razza di nome è...comunque era dolcissimo,iniziò ad occuparsi di me,non mi lasciò mai la mano.Non mi interessava molto a dire il vero,anche perchè io ero troppo distratta dalle mie paure per accorgermi di lui,e poi ero bruttissima,sfatta e non mi fregava di amare qualcuno,anzi preferivo starmene da sola con me stessa,perchè già io e me stessa eravamo troppe per un solo corpo.
Nonostante i miei pensieri io e Chiisai ci innamorammo,io di lui e lui di me,o ui di me e io di lui,non l ho mai capito.Mi piaceva stare con lui,sorrideva sempre,amava il tempo,il cibo,la ciccolata,il calcio ed il natale.Chiisai era più grande di me di 2 anni e come me studiava storia,era di buona famiglia,piccolo fisicamente con 3 lettigini per guancia un cappello grigio e una mente creativa.

Io e lui iniziammo a viaggiare,ricordo ancora il  primo aereo,lasciavamo pechino,direzione milano,caspita che paura,ero terrorizzata da quel cavolo di coso che ballava in aria,non vedevo l'ora di mettere i piedi a terra,e Chiisai  rideva come un pazzo,mi stringeva la mano ma si spaccava da ridere.

                                          Milanocazzochefreddo

Milano,chi ha detto chè è na figata?si gela,la gente è pazza,corre e sembra alienata,tutti impupati perfino i cani se la tirano.Moda di qua e moda di là,tutte stangone di 1 metro e novanta sembravano colonne del duomo.tutto grande per una tappetta come me.Fortunatamente in tutto questo caos che iniziava ad innervosirmi Chiisai mi svegliò e tirandimi la mano...<<SIA vieni vieni>>,correvamo come pazzi e ci fermammo davanti un camioncino che mi fece ritornare il sorriso,HOT DOG,siii che forza,ne prendiamo tre disse Ciisai al tizio,e dopo qualche ne di qua e neeee di la,gli hot dog erano nelle nostre mani e la milano cominciava apiacermi un po di piu....

23 november

EMICRANIA TIMEEEEEEEEEEEEEEEE